L’Export Manager di Maikii: Paolo Ticcò

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Chi è Paolo Ticcò?
Paolo Ticcò è un simpatico ragazzo che lavora in Maikii, è ambizioso, ama il lavoro che fa, ha molte passioni, tra cui la musica e gli sport, è molto attivo, suona la batteria e riesce a far convergere questo suo modo di essere, così attivo ed estroverso, nel suo lavoro: sono Export Manager, o Responsabile Vendite Estero se parliamo italiano, e con i clienti ha un rapporto particolare. Ha studiato Cinese ed Inglese alla facoltà di Lingue – Traduzione ed Interpretariato.

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Paolo e Maikii. Quando e come è nata?
Tutto è iniziato 5 anni fa nel reparto delle vendite, quando il settore Promozionale si stava strutturando. Dopo poco, ho abbandonato l’azienda per due anni, ma in realtà ho sempre tenuto un rapporto, visto che il prodotto mi piaceva e con il gruppo mi trovavo bene. Sono ritornato in Maikii nel momento in cui il settore Retail ha cominciato ad uscire dall’Italia: essendo multilingua e conoscendo già il prodotto Maikii e il brand Tribe, le nostre strade si sono incrociate nuovamente.

Export Manager. Cosa vuol dire? I tuoi studi ti aiutano nel tuo lavoro attuale?
Sicuramente i miei studi mi aiutano per quanto riguarda le lingue, anche se secondo me una lingua la si impara veramente nel momento in cui la si vive. Per spiegare il termine Export Manager è necessario attenersi alla realtà Maikii, cresciuta molto e in breve tempo, ove ogni membro del team lavora senza paraocchi, talvolta uscendo dalla propria area specifica di appartenenza. Detto ciò, io posso identificarmi come il responsabile delle vendite estere, occupandomi quasi dalla a alla z del rapporto con il cliente. Per consolidare i risultati ottenuti e per gli obiettivi ambiziosi che abbiamo, oggi è necessario strutturarci maggiormente ed è proprio questa la strada che stiamo intraprendendo.
Il mio ruolo mi porta a confrontarmi continuamente con culture, realtà, modi di pensare differenti: la mia responsabilità è di trovare l’alchimia giusta con ognuno di questi modi di vedere il mercato, per riuscire infine a far amare Tribe e vendere il prodotto.

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Paolo e la giornata lavorativa tipo. Quali sono i compiti? Come segui il prodotto?
La mia giornata tipo può svolgersi fuori dell’azienda, con il cliente, con cui cerco di divenire amico: sono convinto che il rapporto interpersonale con la clientela sia fondamentale per un commerciale.
Quando sono in ufficio, gestisco tutta la parte di back office assieme ad una collega che è per me indispensabile per portare avanti bene il lavoro, sentendo i clienti, stilando offerte, identificando i mercati più adatti.

Ti attrae l’estero o preferisci l’Italia? Hai mai vissuto altrove?
Del mio ruolo di Commerciale ho sempre apprezzato il fatto che mi possa offrire la possibilità di viaggiare spesso: parto dal presupposto che mi piace abitare a Treviso. Abitare la città che amo, e allo stesso tempo vivere per brevi periodi in altre realtà, per me è il massimo. Durante il periodo universitario ho vissuto quasi 6 mesi in Cina: esperienza incredibile, ma adatta a quel momento di vita.

Perché acquistare un prodotto Tribe? C’è una linea Maikii a cui sei più legato?
In promis, Tribe è un prodotto emozionale e in quanto tale dovrebbe essere comprato perché attira/invoglia/diverte al momento dell’acquisto. Tribe è dire “Wow!” di fronte ad una chiavetta USB. L’attenzione riservata alla fattezza dei prodotti Tribe è pressoché maniacale del dettaglio e del messaggio trasmesso. Solo così riusciamo a emozionare il cliente e a differenziarci dai nostri competitors o imitatori.
Essendo io molto appassionato di cinema, sono molto attratto dalle linee Marvel, Star Wars e Simpsons, ma in realtà mi affascinano tutte le collezioni.

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Cosa ne pensi del progetto Gushmag Network, ci dai un tuo giudizio o consiglio rispetto alla tua esperienza?
Sono un po’ inesperto del vostro settore, ma lo trovo un progetto interessante, positivo e con potenziale. Vi auguro di strutturarvi sempre più su larga scala.

Grazie Paolo!

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