La vera storia dei Puffi

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Chi non conosce gli adorabili esserini blu, conosciuti con il nome di Puffi?
Più o meno tutti hanno in mente la famosa sigla “I Puffi sanno che il tesoro c’è, che il fiore è accanto a te…”:

Quello che forse molti di noi non sanno è la vera storia degli amati beniamini blu.

LA STORIA IN BREVE
Inizialmente i Puffi sono stati concepiti come personaggi secondari all’interno del fumetto “John e Solfami” di Pierre Culliford detto Peyo, per poi guadagnare una loro pubblicazione autonoma.
La loro fama è aumentata grazie ad un lungometraggio e ad una serie di cartoni animati.
Si narra che i Puffi siano creature immaginarie blu alte due mele e simili agli gnomi. Quasi tutti indossano berretto e pantaloni bianchi, ad eccezione del Grande Puffo, il loro capo, che è  vestito di rosso.
Vivono in epoca medievale in una foresta europea: il loro villaggio è composto da case a forma di fungo ed è nascosto agli occhi umani. Il loro principale nemico è Gargamella, insieme al suo gatto Birba, che impiega il suo tempo nel tentativo di catturarli.

L’ORIGINE DEL NOME
Il nome originale “Schtroumpfs” nasce nel 1958.
Peyo è al mare e chiede ad un amico di passargli una saliera, ma ha un lapsus sul nome: “Passe-moi le… schtroumpfs” (passami il…puffo). Divertiti dal suono di quella parola e dopo averci scherzato tutto il giorno con derivazioni e assonanze, Peyo decide di usare quel sostantivo non-sense per i suoi personaggi.

LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
Le prime storie dei Puffi hanno inizio nel 1959. Il primo s’intitolava “Les Schtroumpfs Noir” (I Puffi Neri), successivamente riveduti a livello grafico. In Italia “I Puffi Neri” appare a puntate sul Corriere dei Piccoli, e i nostri beniamini vengono conosciuti sin da subito con il nome Puffi.

I PUFFI IN VESTE DI CHIAVETTE USB
Dopo la primissima collezione degli Originals, di cui abbiamo parlato poco tempo fa, Tribe ha acquistato la licenza dei Puffi, realizzando così la seconda di una lunga serie di collezioni.
Quali sono i personaggi trasformati in chiavette? Ovviamente, i migliori!

  1. Quattrocchi: da perfetto secchione del gruppo, è sempre pronto a dire la sua. È chiacchierone, intelligente, e porta un paio di grandi occhiali tondi. La sua frase tipica? “Che è meglio!”
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  2. Il Puffo Tontolone: sempre un po’ distratto, è un adorabile combina guai. Porta un cappello largo che gli scende sugli occhi, sottolineandone la goffaggine. È grande amico di Quattrocchi, con cui trascorre molto tempo.
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  3. Puffetta: creata da Gargamella per creare scompiglio tra i Puffi, è grazie al Grande Puffo che l’unica creatura femminile diventa dolce e amata da tutto il villaggio.
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  4. Il Puffo Vanitoso: da vanitoso convinto, ha sempre uno specchio a portata di mano e raramente toglie gli occhi dalla sua immagine riflessa. Si ritiene il più bello di tutti, con il suo fiore sul cappello e lo spiccato accento francese, e non si rende conto di quanto buffo sia.
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  5. Puffo Nero: la “pecora nera” del villaggio è diventata di colore nero in seguito alla puntura della mosca Nenè, che, lo ha fatto divenire nero e aggressivo. Per fortuna il Grande Puffo trova l’antidoto per salvarlo!
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  6. Il grande Puffo: ha ben 542 anni e una miniera di saggezza ed esperienza, con lui tutti i Puffi si sentono certamente al sicuro da ogni pericolo.
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Redazione | Gushmag Network

 

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