A partire dal 6 luglio non si parla d’altro: il gioco per smartphone Pokémon Go ha attirato l’attenzione di utenti e siti di notizie, e in un’onda di nostalgia è arrivato a superare le statistiche di utilizzo di alcuni social network molto famosi, ad essere l’app in cui gli utenti passavano più tempo e, ovviamente, la app più scaricata da Google Play e dall’App Store negli Stati Uniti.
Pokémon Go è un gioco per smartphone che permette di catturare i Pokémon camminando nel mondo reale attraverso la fotocamera del proprio smartphone attraverso la realtà aumentata. Per ora è uscito solo in USA e pochi altri paesi, mentre l’uscita in Italia è stata posticipata perché i server di download erano troppo sovraccaricati, sebbene fosse prevista per il 16 luglio. Questo non ha evitato agli utenti italiani di scaricare comunque il gioco, i quali lo hanno potuto fare attraverso APK, uno store per Android non ufficiale.
La mossa di Nintendo – investitore di Niantic, che ha sviluppato il gioco utilizzando la tecnologia di realtà aumentata applicata agli smartphone – ha fatto leva sul ricordo di quegli attuali trentenni che tra il 1999 e i primi anni del 2000 giocavano a Pokémon Rosso e Pokémon Verde (o Blu, in altri paesi) sul Game Boy, e potrebbe davvero essere indovinata considerato l’enorme successo che sta avendo in questi ultimi giorni. Risultato: il valore di Nintendo è aumentato in pochi giorni di 9 miliardi di dollari!
I risvolti sono tantissimi però anche per altre aziende – in primis per attività locali di prossimità come i bar e le palestre in cui gli utenti potrebbero trovare i Pokémon. Senza dimenticare gli utenti, che con il loro coinvolgimento sembrano davvero essere tornati bambini!
Vediamo 5 cose (eccetto una!) che mai avremmo potuto credere che potevano succedere prima dell’uscita di Pokémon Go.
#1 – Central park invasa da giocatori di Pokemon
Al Central Park di New York è molto famoso lo zoo, lo stesso da cui partono gli animali di Madagascar, per capirci. Però questo weekend Central Park è diventato uno zoo di piccoli esserini Pokémon, che erano virtuali. Quale posto migliore per catturare Squirtle, se non il polmone verde più grande della Grande Mela? Questo tweet, diventato virale, mostra la situazione, definita come “just insane“:
#2 – Negozi che non ti lasciano entrare se prima non consumi
Durante il gioco gli utenti devono seguire una mappa (Pokémon Go è infatti integrato a Google Maps) per andare a cercare i Pokémon in specifici luoghi. Questi possono essere delle case, dei bar, o delle palestre. Un bar che riceveva parecchi ingressi di persone che fissavano il proprio smartphone a un certo punto ha pensato bene di affiggere questo cartello:
#3 – Preferire i Pokémon agli appuntamenti amorosi
Secondo i dati di SimilarWeb – come riportato da The Next Web -, durante lo scorso weekend il numero di utenti che usano Android che ha Pokémon Go ha superato quello di utenti Android che hanno Tinder (e di molto: Tinder è usato dal 2,3% degli utenti, Pokémon Go da più del 5%!). Inoltre, sembra che Pokémon Go stia per raggiungere anche il numero di utenti di Twitter. Non una buona notizia per le persone single!
#4 – Il revival delle canzoni dei Pokémon
A dimostrazione che quello di Pokémon Go è un fenomeno sociale e non solo di gaming, Forbes riporta che gli ascolti su Spotify delle canzoni dei Pokémon sono aumentate moltissimo in questi ultimi giorni. In particolare, la canzone “Pokémon Theme” ha avuto il 362% di ascolti in più rispetto alla settimana precedente. Presto aspettiamoci anche un revival delle canzoni in lingua italiana!
#5 – Le persone cercano sempre di più i power bank!
Giocare a Pokémon Go con il proprio smartphone consuma moltissimo la batteria: bisogna tenere sempre attivi il GPS e la fotocamera. Quindi, aspettiamoci cali drastici in breve tempo della batteria, soprattutto considerato che Pokémon Go in una settimana ha dimostrato di essere l’applicazione su cui gli utenti passano più tempo, superando Facebook e Instagram.
Non ci sono statistiche ufficiali di consumo batteria del produttore Niantic, ma per farsi un’idea plausibile, Patrick Allan di LifeHacker ha scritto che il suo iPhone 6s Plus, che di solito dura quasi tre giorni senza bisogno di essere caricato, è passato dall’80 per cento all’8 per cento di batteria in due ore in cui ha giocato a Pokémon Go.
Le soluzioni? Molti blog di gaming e telefonia consigliano alcuni trucchi per risparmiare la batteria, ma il consiglio di tutti è sempre quello di prendersi un power bank. Se questo non bastasse per convincerci, a voi la social proof: su Google Trends è ben visibile che le ricerche degli utenti relative alla chiave di ricerca “power bank” hanno visto un picco positivo durante l’ultima settimana.
Quindi, cosa aspettate? Rifornitevi di power bank per mantenere il vostro smartphone sempre carico, perché Pokémon Go sta per arrivare in Italia, e dopo tutto questo parlare, sicuramente bisogna almeno provare!