Lo smartphone: il nostro accompagnatore, il nostro salvatore, un oggetto di cui non riusciamo ormai a fare a meno. Un oggetto così pervadente nelle nostre vite che in Italia ben il 62% della popolazione ne possiede uno, e il 75% delle connessioni da mobile (i telefoni portatili in Italia sono più di 80 milioni, in totale) è a banda larga (3G o 4G).
Probabilmente chi sta leggendo queste righe nel frattempo è stato distratto da una notifica arrivata sul suo smartphone. O se è in ufficio forse lo avrà silenziato, ma sarà comunque vicino sotto per controllare ogni tanto se qualcuno ha chiamato o scritto. Oppure sarà in carica attaccato alla corrente o al power bank. O comunque per averlo vicino, perché alla fine lo smartphone è un’estensione di se stessi.
E quindi ci siamo incuriositi un po’ su questo oggetto che ormai diamo per scontato ma che fino a cinque anni fa era totalmente assente nelle nostre vite, e mai avremmo potuto immaginare che vi sarebbe entrato. E abbiamo trovato qualche statistica interessante che oggi vogliamo condividere con voi.
Le persone, per definire il ruolo del proprio smartphone, utilizzano espressioni come “sempre al mio fianco”, “àncora di salvezza”, “punto di riferimento”. Alcuni osano dire che “semmai lasciassi casa senza smartphone, mi sentirei nuda”.
All’inizio abbiamo detto che in Italia ben il 62% della popolazione possiede uno smartphone: in USA, invece, questa percentuale supera il 70%. Qualche altra statistica curiosa (e che certamente fa riflettere sul ruolo che diamo a questo device):
- il 68% delle persone ammette di guardare lo smartphone entro 15 minuti dopo essersi svegliato;
- il 30% ammette di diventare ansioso quando non ha il proprio smartphone con sé
- l’87% ha sempre con sé il proprio smartphone, giorno e notte
- tutti controllano il proprio smartphone mediamente 150 volte al giorno e ci spendono minimo 3 ore nell’arco di una giornata.
Va beh, ma magari lo smartphone verrà presto sostituito da altro: che so, dalla wearable technology, o dall’internet of things che renderà tutti gli oggetti connessi. Sì, forse, però lo smartphone sarà comunque il dispositivo attorno a cui ruoteranno la maggior parte di questi nuovi oggetti. E nel 2014 in tutto il mondo c’erano 1,6 miliardi di smartphone. Quest’anno ce ne sono 2,08 miliardi. Nel 2019 ce ne saranno 2,7! (Fonte: Statista)
Il paese in cui ci sono più smartphone? La Cina, ovviamente. Ben 480 milioni di utenti possedeva uno smartphone nel 2013, che diventeranno 690 nel 2019: la metà della popolazione cinese, un quarto di tutta la popolazione mondiale.
E i sistemi operativi? Le marche? Non la soddisfiamo, questa curiosità? L’80% di tutti gli utenti smartphone ha Android come sistema operativo, mentre solo il 15% ha iOS, il sistema operativo di Apple. Le marche più vendute di Smartphone – i leader di mercato – sono Samsung (25% della quota di mercato) ed Apple (15%), seguiti dai cinesi Huawei, Lenovo e Xiaomi.
Ma per cosa lo utilizziamo, di fatto, lo smartphone, tra tutte le attività possibili?
- Il 43% della popolazione utilizza le applicazioni di messaggistica istantanea
- Il 34% degli italiani utilizza applicazioni di geolocalizzazione, in particolare le mappe (e ultimamente la geolocalizzazione serve anche per giocare a Pokémon Go, come abbiamo visto!)
- Il 30% li utilizza per guardare video (questa percentuale che è ancora più alta per i Millennials, le persone attualmente tra i 20 e i 35 anni)
- Il 24% delle persone utilizzano lo smartphone per giocare
- Il 21% degli utenti fa uso di applicazioni di mobile banking.
Fonte: We Are Social, 2016
Così tante attività, così tanti consumi che certamente, dopo un po’, la batteria cederà, e per ora non ci sono alternative: la batteria di uno smartphone purtroppo dura dalle 12 alle 48 ore.
Per fortuna, però, esistono i power bank, che nella loro comodità e maneggevolezza possono essere portati ovunque, e risparmiarci ore e ore di utilizzo del nostro smartphone!
Così può continuare ad essere senza problemi il nostro compagno, e non ci tocca andare in ansia perché abbiamo lo smartphone spento!
